La riflessione - Verso l’Homo Deus: Tecnologie, Algoritmi e il Sogno dell’Immortalità.
Emerge così una narrazione visiva in cui si esplorano le potenzialità distruttive e potenzianti dell’intelligenza artificiale, ma anche l’importanza di ritrovare il calore umano, la compassione e la speranza, che restano al centro del messaggio cristiano.
Il presepe diventa così non solo una rappresentazione religiosa, ma anche un’opera che stimola a riflettere sul nostro rapporto con le nuove tecnologie, per chiedersi se l’intelligenza artificiale sarà un’opportunità per un nuovo umanesimo o una via verso l’alienazione e la disumanizzazione.
Il pensiero transumanista affonda le sue radici nella c.d. “singolarità tecnologica”, un concetto elaborato dal matematico Vernor Vinge, secondo cui “entro 30 anni avremo i mezzi tecnologici per creare un’intelligenza sovrumana. Poco dopo l’era degli esseri umani finirà”.
La conclusione che si trae dal presunto compimento della singolarità tecnologica è che, a fronte di una massiccia evoluzione della tecnologia e in particolare dell’intelligenza artificiale, l’essere umano sarà portato a “fondersi” con le macchine per non soccombere alle stesse. In altri termini, il risultato della singolarità tecnologica sarà l’interfacciamento uomo-macchina.